
Jin Jiji Indian Dry Gin: l'autentico Gin Indiano
Jin Jiji Indian Dry Gin viene fatto utilizzando il ginepro selvatico, raccolto direttamente sull'Himalaya, unendosi in maniera perfetta con le botaniche rigorosamente indiane, come le foglie di Tulsi, con proprietà ayurvediche. Altre botaniche presenti sono il fiore selvatico della camomilla, il coriandolo, l'anacardo e la radice di angelica.
Dettagli:
Il ginepro dell'Himalaya, raccolto a mano, costituisce la base del profilo botanico di Jin Jiji. I distillatori l'hanno scoperto per la prima volta al mercato delle spezie di Delhi e, non essendo sicuri, lo hanno portato alla Gin Guild inglese, che ha confermato che si trattava proprio di ginepro, anche se di natura unica: “ha un profilo aromatico più terroso, più 'funky' rispetto alle varietà classiche”.
Jin JiJi è stato inoltre il primo gin a utilizzare il tulsi, una varietà locale di basilico che è parte integrante della medicina ayurvedica, e che in Italia è noto anche come basilico santo. “Questa pianta è spesso considerata la manifestazione terrena della dea Tulsi, ed è presente nella maggior parte dei giardini domestici dell'India, occupando un posto speciale nel cuore di molti”.
Formato: 70cl
Jin Jiji Indian Dry Gin viene fatto utilizzando il ginepro selvatico, raccolto direttamente sull'Himalaya, unendosi in maniera perfetta con le botaniche rigorosamente indiane, come le foglie di Tulsi, con proprietà ayurvediche. Altre botaniche presenti sono il fiore selvatico della camomilla, il coriandolo, l'anacardo e la radice di angelica.
Dettagli:
Il ginepro dell'Himalaya, raccolto a mano, costituisce la base del profilo botanico di Jin Jiji. I distillatori l'hanno scoperto per la prima volta al mercato delle spezie di Delhi e, non essendo sicuri, lo hanno portato alla Gin Guild inglese, che ha confermato che si trattava proprio di ginepro, anche se di natura unica: “ha un profilo aromatico più terroso, più 'funky' rispetto alle varietà classiche”.
Jin JiJi è stato inoltre il primo gin a utilizzare il tulsi, una varietà locale di basilico che è parte integrante della medicina ayurvedica, e che in Italia è noto anche come basilico santo. “Questa pianta è spesso considerata la manifestazione terrena della dea Tulsi, ed è presente nella maggior parte dei giardini domestici dell'India, occupando un posto speciale nel cuore di molti”.
Formato: 70cl